Li accarezza il mare,
li culla, li fa danzare,
ma solo il sole li può illuminare.
Il loro pensiero alla preda è rivolto;
null'altro li turba, ne tempesta, ne maremoto.
Rimangono a dondolarsi
e sulla cresta dell'onda possono amarsi.
Non c'è cosa più bella.
Della loro casa son stanchi,
lasciano il mare per tirare avanti.
Il "giovane" Massimo.
16 ottobre 2010
giovedì 29 novembre 2012
domenica 4 novembre 2012
Stazione
La stazione è deserta
la luce incerta
irrompe lo stridolio dei freni del treno
in una notte avida di sereno.
La nebbia incombe sul piazzale
non ha rivale
domina con l'intensa cecità
che tutte le realtà tinge di omogenità.
Batte contro la notte
un cuore non più forte
stanco di prender botte
si ritira ferito
e si nasconde dentro un uomo
che oramai fissa solo l'infinito.
la luce incerta
irrompe lo stridolio dei freni del treno
in una notte avida di sereno.
La nebbia incombe sul piazzale
non ha rivale
domina con l'intensa cecità
che tutte le realtà tinge di omogenità.
Batte contro la notte
un cuore non più forte
stanco di prender botte
si ritira ferito
e si nasconde dentro un uomo
che oramai fissa solo l'infinito.
Iscriviti a:
Post (Atom)